Rispondiamo subito alla domanda e diciamo di sì, ma prima di spiegare come, facciamo una premessa sulla natura degli Uragani, anche per distinguerli nettamente da altri fenomeni meteo come i tornado che sono tutt’altra cosa, ma che erroneamente, anche in tv, spesso vengono associati come lo stesso fenomeno.
L’uragano è una violenta tempesta che nasce da una circolazione di bassa pressione sopra un oceano con venti superiori ai 120km/h. E’ caratterizzata da un’area centrale di bassa pressione chiamata occhio dove i fenomeni sono assenti come la nuvolosità; intorno all’occhio in senso antiorario si muovono i fenomeni.
Il luogo di nascita è posto tra il 5° e il 15° grado di latitudine Nord e Sud negli oceani tropicali poichè in queste aree si trovano i fattori necessari per lo sviluppo che sono la temperatura elevata delle acque superficiali, l’assenza di vento, il forte riscaldamento degli strati bassi dell’atmosfera che viene favorito dall’azione della radiazione solare. Quest’ultimo fattore insieme al precedente determinano il moto verticale dell’aria verso l’alto (convezione) la quale poi raffreddandosi produce la condensazione liberando grandi quantità di calore latente. Per ulteriori informazioni visitate questo link del Centro Meteo Lombardo.
La loro intensità viene misurata con la scala di Saffir-Simpson che va da 1 (venti compresi tra 120km/h e 153km/h) a 5 (venti superiori a 252km/h) che comporta danni diffusi ed estesi anche agli edifici più imponenti.
Gli uragani si formano nel bacino dell’Oceano Nord Atlantico, nell’Oceano Pacifico Nord-Occidentale, Nord-Orientale e Sud-Occidentale, nell’Oceano Indiano Settentrionale, Sud-Orientale e Sud-Occidentale.
Nell’Oceano Atlantico Settentrionale, gli uragani si concentrano nel periodo giugno-novembre, con un picco tra la fine di agosto e il mese di settembre.
Gli uragani sono fenomeni completamente diversi dai tornado che spesso dai giornalisti vengono scambiati come sinonimi e identificati come lo stesso fenomeno. In realtà, c’è una differenza enorme tra i due: gli uragani sono fenomeni che si sviluppano sulla superficie degli Oceani e durano diversi giorni mentre i tornado sono fenomeni che nascono sulla terra ferma e hanno una durata che va da qualche minuto a qualche decina di minuti, oltre ad avere una portata molto, ma molto minore.
Attualmente, proprio in questi giorni di settembre 2018, nell’Oceano Atlantico e nell’Oceano Pacifico ci sono 9 uragani; il più minaccioso è Florence che si sta dirigendo verso la costa orientale degli Stati Uniti mentre un altro uragano si sta dirigendo verso l’Europa. Immagine della NOAA (come quella della copertina che mostra Florence in queste ore) degli uragani attualmente presenti negli oceani.
Torniamo quindi alla domanda iniziale, possono gli uragani atlantici influenzare il tempo sulle Alpi? La risposta è si perché l’uragano è un centro di bassa pressione, che se collocato a Ovest della Spagna fisiologicamente determina una risposta di alta pressione sull’Europa Occidentale per l’onda di Rossby. L’alta pressione in risalita verso il settore delle Dolomiti e alpino in generale, però, è quella africana o sub-tropicale caratterizzata da masse d’aria molto calde originarie del Nord-Africa.
Quindi il tempo è influenzato in maniera opposta, ovvero alta pressione, ovvero caldo e giornate con tempo stabile, come dimostra il Run ECMWF di oggi per il 18 settembre, dove si vede il piccolo uragano a nord ovest della Spagna e la risalita subtropicale (la classica forma Omega) dall’Africa.