Dopo un mese di maggio piuttosto piovoso e a tratti instabile se non perturbato, l’inizio dell’estate in Val di Fassa prosegue sullo stesso copione.
Al momento non si vede una figura di alta pressione in grado di determinare condizioni di tempo stabile e soleggiato senza rischi di fenomeni pomeridiani/serali. Il mese di maggio è risultato spesso instabile e ha determinato anche nuove nevicate in quota dove oltre 3000 metri ci sono ancora metri di neve, tutto un vantaggio per i ghiacciai.
Nei primi giorni di giugno e si può addirittura parlare della prima decade del mese non si vedono cambiamenti. L’unica variazione è un crescendo costante delle temperature che risulteranno essere al di sopra della media. Si parla di anomalie di circa 3/5 gradi costanti per tutto il periodo preso in esame. Unica eccezione il periodo 9 – 11 giugno dove i modelli prevedono la prima breve ondata di caldo con temperature in netta crescita e superiori alla media di 6/7 gradi, ma con la possibilità di temporali localmente intensi nel pomeriggio sempre dietro l’angolo. Lo zero termico in queste giornate salirà verso i 3800 metri.
A livello barico, invece, ad oggi non si vede l’anticiclone delle Azzorre o quello Africano in grado di determinare una fase di tempo stabile, bensì pare possa persistere questa lacuna barica che ha caratterizzato gran parte del mese di maggio rinnovando così quotidianamente condizioni instabili. Ciò significa che ci saranno momenti soleggiati che si alterneranno a possibili rovesci o temporali a partire dalle ore pomeridiane indicativamente fin verso la fine della seconda decade di giugno.
Lo zero termico sarà in aumento rimanendo costantemente a quota 3600/3800 metri.
Ad oggi dopo il 18/20 giugno si incomincia ad osservare una progressiva affermazione dell’alta pressione che andrà ad inglobare probabilmente anche la Val di Fassa distendendosi da ovest verso est. Sarebbe l’inizio di una fase di tempo quantomeno più stabile e maggiormente soleggiato rispetto al periodo precedente, ma ad oggi senza ondate di caldo intense come invece spesso è capitato negli ultimi anni fin da fine maggio.