Per fare una previsione meteo affidabile serve un’enorme quantità di dati da tutto il globo terrestre: temperature, pressione, umidità, vento, copertura nuvolosa e precipitazioni. Dati che sono in continua evoluzione, ora per ora ed occorre raccoglierli in continuazione per poterli elaborare. Tutti i dati meteo raccolti vengono inviati nei grossi centri di calcolo meteo ove vengono elaborati dai vari modelli matematici. I modelli matematici non sono altro che dei logaritmi, ovvero un insieme di formule ben precise e studiate che elaborano questa enorme mole di dati per poter poi produrre delle carte meteo di previsione. Le previsioni si dividono in cinque tipi: il “now casting” (vedi capitolo nowcasting), a breve termine (entro tre giorni), a medio termine (sino a 6 giorni), a lungo termine (tra 7 e 15 giorni) ed infine le previsioni stagionali (che arrivano sino a 3 mesi). Ogni tipo di previsione ha però un indice di probabilità, ovvero le previsioni del tipo nowcasting e breve termine hanno una probabilità che si verificano piuttosto alta (e che comunque varia di volta in volta in base alle dinamiche del momento), mentre man mano che ci allontaniamo nei giorni la percentuale che la previsione si avveri si abassa notevolmente per diventare improbabile nel lungo termine, mentre parliamo più di stime che di previsioni in quelle stagionali.
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