Dopo la nevicata del 13/14 novembre in Val di Fassa ed in tutta la regione, si sono susseguite altre due perturbazioni una venerdì 15 e l’altra domenica 17 novembre 2019. Rispetto alla prima, il forte richiamo sciroccale, ha relegato alle quote più elevate la neve, oltre 1.500 m venerdì ed oltre 1.900 m ieri, quindi pioggia forte sotto tali quote. In entrambi i casi l’accumulo in quota è stato di oltre mezzo metro ed il manto nevoso oltre 2.000/2.200 m sfiora ormai i due metri di spessore. In fondovalle, nonostante la pioggia, resiste un manto di mezzo metro di neve ed il paesaggio in valle è da pieno inverno.
In regione, ma anche in Val di Fassa, la neve pesante, mista a pioggia, anche su quote relativamente alte, ha creato non pochi disagi. In particolare in Val di Fassa, tra Campitello e Canazei si sono registrati divere cadute di alberi, proprio a causa della neve pesante e bagnata, che hanno costretto alla chiusura della strada per diverse ore, prima della messa in sicurezza del tratto. Tutti i passi dolomitici attorno alla Val di Fassa sono stati chiusi (e molti lo sono anche adesso: per aggiornamenti vi consigliamo di consultare il servizio viabilità del Trentino e dell’Alto Adige). Chiuso anche il passo Costalunga che solitamente è sempre aperto e problemi anche su altre strade secondarie. In tutta la regione ed in particolare in Alto Adige ci sono stati centinaia di segnalazioni tra alberi caduti, frane, smottamenti, valanghe ed allagamenti. Il maltempo non si è fermato soltanto in regione, ma su gran parte dell’Italia centro settentrionale: da segnalare il record di acqua alta a Venezia ed il raggiungimento dei massimi livelli di guardia dell’Arno a Firenze e Pisa. Tanti altri fiumi e laghi minori sono comunque straripati e tutta la costa Adriatica è stata flagellata dal maltempo.
Oggi giornata di tregua dal maltempo, ma già nelle prossime ore una nuova perturbazione sta per giungere in regione. Lo vediamo a breve nella tendenza.