Chi è appassionato in materia e segue con una certa assiduità la meteorologia sul web, conoscerà da tempo le più famose sigle (acronimi) dei modelli matematici utilizzati nelle previsioni a medio/lungo termine. Modelli che utilizzano anche gli enti di previsione ufficiali e i più noti volti della meteorologia. Uno dei più importanti e quotato è l’europeo ECMWF (European Centre for medium range weather forecast) che ha sede a Reading (UK).
E’ notizia recente la scelta della città di Bologna come nuova sede per ospitare il Datacenter del centro meteorologico europeo. Il 1 marzo il Consiglio con sede a Reading ha deliberato la scelta della città felsinea per ricollocare il proprio centro dati. La città italiana è stata scelta in base alle ottime garanzie e all’innovativo progetto di sviluppo che metterà al servizio della scienza meteorologica le sue spaziose sedi nell’ex area della Manifatura Tabacchi e Tecnopolo; il tutto in continua sinergia con la sede di Reading. Ovviamente dovrà passare un po’ di tempo (alcune fonti ci parlano del 2019) prima che l’ambizioso progetto possa essere realizzato e sono già in corso le negoziazioni con il governo italiano.
Un nuovo super computer quindi, pronto a migliorare ancor più l’affidabilità sulle previsioni a media scadenza e con particolare riguardo ai servizi di allerta in tempo reale e nelle immediate vicinanze degli eventi meteorologici più rischiosi. Una delle più importanti sfide che la meteorologia moderna si propone da tempo è infatti quella di elaborare previsioni con il minor margine di errore possibile e sempre più affidabili anche oltre i canonici 3/4 giorni (distanza in cui da previsione si passa a tendenza).
Vedremo se il grande lavoro dell’ecmwf ci porterà su questa strada…