L’estate 2017 ha fatto e farà parlare di sé come una delle più calde del secolo (forse seconda solamente al 2003)
La persistenza dei periodi anticiclonici caratterizzati da aria nord africana si è manifestata quasi totalmente, lasciando spazio solo a 2/3 effimeri break con rientri temporanei delle temperature nella media. A dire il vero quasi tutto il 2017 ha visto un’escalation di temperature miti, con tutti i mesi da febbraio in poi finiti sopramedia e caratterizzati da scarsissime precipitazioni (la siccità è un grave problema in atto in diverse regioni). In Trentino Alto Adige e sulle Dolomiti i primi due mesi estivi hanno visto comunque una serie di passaggi temporaleschi a cui si aggiungono giornate con fenomeni termoconvettivi, che hanno così risolto (in parte) l’allarme siccità.
Ma torniamo a parlare di quello che ci riserverà a breve il tempo, analizzando l’andamento della prima decade del mese di agosto. Un potente anticiclone nord africano ingloberà la penisola e le Alpi con valori termici elevatissimi in tute le principali aree di pianura del centro nord (picchi di 40° facilmente raggiungibili). In montagna si sa: “l’aria è diversa”… ma il soffio caldo non risparmierà ,con le dovute proporzioni, neanche le nostre Dolomiti. Possibili massime via via più vicine ai 30° nel fondovalle fassano specie tra domani e venerdì. Lo zero termico è previsto assestarsi poco sotto i 5.000m, contribuendo così ad un ulteriore scioglimento della già scarsissima neve caduta sui ghiacciai nella scorsa stagione fredda.
Un possibile cambiamento a questo schema decisamente bloccato potrebbe avvenire all’inizio della seconda decade sotto la spinta delle correnti atlantiche, che dovranno erodere lentamente da ovest la cupola di alta pressione.
Un compito non facile! di sicuro quando transiterà nuovamente una perturbazione, i contrasti e l’energia in gioco saranno notevoli con la probabilità di estese grandinate e fenomeni potenzialmente molto violenti. Ma di questo ne riparleremo, intanto l’unico rimedio naturale per non soffrire troppo il caldo è venire in montagna ed andare in quota … l’invito della foto è esplicito!