Ogni giorno nel mondo si verificano più o meno 50.000 temporali, localizzati per la maggior parte sulle zone equatoriali. Qualcuno di questi temporali tocca però anche a noi e specialmente in montagna essi assumono caratteristiche particolari.
A parte i temporali frontali (e prefrontali) che sono facili da prevedere in quanto sono causati da irruzioni di aria fredda marittima dall’Atlantico, dobbiamo fare i conti con i temporali da calore.
Il tutto parte dalle termiche, ovvero dalle bolle d’aria calda che si distaccano dal suole per risalire in quota (quindi siamo in presenza di una giornata calda estiva). Le bolle d’aria arrivando in quota si condensano e si trasformano in nube (se ci sono le condizioni di condensazione, ovvero un tasso di umidità elevato; nel caso di una giornata secca le bolle d’aria si dissolvono). Se l’irraggiamento del sole è costante e forte si avranno una serie di bolle d’aria (un flusso quasi costante), specialmente dalle pareti più esposte perpendicolarmente ai raggi solari. Iniziano così a formarsi i primi cumuli. In pratica le termiche si trasformano in nubi e poi con il passare delle ore maturano in vere e proprie celle temporalesche. La nube termoconvettiva così formatasi è uno spettacolo della natura, specialmente se osservata da lontano in tutta la sua verticalizzazione. Da un punto di vista precipitativo essi colpiscono solo localmente in aree molto ristrette e si esauriscono in 30-60 minuti, senza creare grossi problemi. Durante la notte la nube si dissolve e la giornata seguente inizia nuovamente soleggiata. Questo ciclo si ripete spesso in montagna durante la stagione estiva e solo in presenza di aria molto secca lo sviluppo di nubi termoconvettive non avviene. E’ anche difficile prevedere esattamente dove i temporali colpiranno visto il continuo rimescolamento dell’aria e quindi dello spostamento delle nubi.
In ogni caso durante le escursioni in montagna un occhio al cielo (oltre ai bollettini meteo ufficiali della provincia del Trentino, dell’ Alto Adige e della ARPAV del Veneto) è sempre importante e nel caso in cui si viene sorpreso da un temporale improvviso cercare riparo in un luogo sicuro lontano dagli alberi e dalle vie ferrate.