Buongiorno a tutti
Premettiamo che al momento della stesura di questo articolo regna ancora una grande incertezza tra i vari modelli matematici di cui ci serviamo per stilare una linea previsionale.
Dopo la perturbazione degli scorsi giorni e l’ulteriore passaggio instabile di mercoledì sera (che ha portato qualche spruzzata di neve intorno ai 2800m in val di Fassa) vivremo un weekend sostanzialmente tranquillo, con la possibilità però che alcuni deboli piovaschi possono interessare la zona dolomitica in un contesto termico ancora più estivo che autunnale (almeno per quanto riguarda le ore centrali della giornata).
Parlavamo appunto dell’incertezza: si perchè martedì quasi tutti i centri di calcolo vedono l’approssimarsi di aria molto più fresca dai quadranti nord occidentali.La presenza dell’arco alpino però si sa che in queste situazioni gioca il suo ruolo, permettendo raramente l’approfondirsi della saccatura e quindi la formazione di un minimo di pressione sul Tirreno.
L’incertezza si colloca appunto nel capire quanta di quell’aria riuscirà ad entrare (in parte) sufficientemente a ovest da generare veloci fenomeni.
Il modello americano gfs è quello che negli ultimissimi aggiornamenti si è mostrato più deciso nel vedere alcune piogge tra martedì e mercoledì, che unite al netto calo termico riporterebbero la neve a vicina ai 2000m in caso di persistenza dei fenomeni all’arrivo dell’aria fredda.
Meno significativi i fenomeni previsti dai modelli inglesi, dall’europeo icon e il canadese gem.
Negli spaghetti gfs (le gefs ens) possiamo vedere come molte perturbazioni del grafico darebbero precipitazioni anche importanti; minori quelle dell’uscita ufficiale (quest’ultima dovrebbe poter meglio leggere l’orografia).
Ultimissimo aggiornamento di venerdì 27 settembre (uscita 00 del modello):
anche l’europeo ecmwf vedrebbe un maggior coinvolgimento
Attendiamo sviluppi.