La giornata di ieri, 3 luglio 2018, sarà ricordata a lungo dagli abitanti di Moena. Infatti nel pomeriggio di ieri si è scatenato un temporale autorigenerante nella zona del Latemar e che in lento movimento ha scaricato il grosso delle precipitazioni proprio nell’area di Moena e Passo San Pellegrino. Sono state ore di precipitazioni con intense grandinate (per fortuna non eccessivamente grosse), che in parte si sono propagate anche verso Soraga e Vigo di Fassa, ma come si diceva il grosso è stato scaricato a Moena. Infatti l’accumulo di ieri pomeriggio a Vigo di Fassa è stato di 68 mm di acqua, mentre a Moena di 140 mm. Anche la temperatura ha subito un crollo notevole, in poco più di un’ora da +24°C a +9,4°C.
La pioggia era iniziata già nel primo pomeriggio attorno alle 14:30 ed è stata fin da subito molto intensa ed ha cessato del tutto soltanto in serata oltre le ore 21:00. Una quantità di acqua così grande in così poco tempo e su un territorio molto ristretto ha portato a danni molto gravi sul territorio.
Il danno maggiore lo ha causato lo straripamento del torrente Costalunga che attraversa il centro storico di Moena. La sua esondazione ha invaso di fango ed acqua tutto il centro di Moena e la via principale del paese. Oltre ad allagamenti e danni agli scantinati, negozi sulla strada ed auto parcheggiate si sono anche registrati degli smottamenti più avanti verso l’uscita del paese ed una frana più importante sulla strada del passo San Pellegrino che è stata chiusa e lo è tutt’ora. Altri smottamenti sulla circonvallazione di Moena che è stata chiusa anch’essa. Si segnala anche l’evacuazione precauzionale di circa 50 persone l’isolamento del rifugio Taramelli sui Monzoni.
I volontari Vigili del Fuoco di tutta la Val di Fassa e Fiemme, nonché i volontari della Croce Rossa, la Polizia di Stato e tanti altri hanno lavorato per tutta la notte senza interruzione per cercare di ripristinare la viabilità tra la Val di Fassa e la Val di Fiemme che da ieri pomeriggio si è completamente interrotta. Maggiori dettagli ed approfondimenti si possono trovare sulla nostra pagina Facebook di Dolomiti Meteo, sulle pagine dei Vigili Urbani, della Protezione Civile e Vigili del Fuoco.
Vediamo di analizzare più da un punto di vista meteorologico di cosa sia un temporale autorigenerante. Si tratta di una serie di celle temporalesche che si formano una dietro l’altra. In pratica una volta che il primo temporale si sarà scaricato verrà sostituito da uno nuovo che nel frattempo si è formato nello stesso punto del primo. Subito dopo anche questo secondo temporale si attenuerà mentre si andrà formando un terzo ed il ciclo riparte. Sembra alla fine un unico temporale, ma in realtà è uno dietro l’altro nello stesso punto. Il ciclo si interrompe se viene a cessare la corrente che lo alimenta (per esempio al calare del sole, l’aria circostante si raffredda e non alimenta più nuove celle temporalesche). Questo è quello che è successo ieri sul gruppo dolomitico del Latemar, alimentato da aria calda ed umida in direzione di Moena.
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