Oggi 11 novembre si festeggia San Martino ed attorno alla sua figura è stato associato un periodo autunnale, chiamato appunto Estate di San Martino, in cui, dopo un primo periodo freddo, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e clima mite. Il tutto nasce attorno alla figura di San Martino secondo la quale Martino da Tours (poi divenuto appunto San Martino), nel vedere un mendicante seminudo patire il freddo durante un acquazzone, gli donò metà del suo mantello; poco dopo incontrò un altro mendicante e gli regalò l’altra metà del mantello: subito dopo, il cielo si schiarì e la temperatura si fece più mite.
Ma tutto questo ha un fondamento scientifico? Possiamo affermare proprio di si, anche se non ogni anno tali condizioni si ripetono e neanche nella stessa intensità, tanto che il fenomeno avviente anche nell’emisfero australe in tardo aprile, inizio maggio. Quest’anno invece il fenomeno è particolarmente intenso e proprio negli utlimi tre giorni si sono registrate temperature più estive che autunnali con massime che in Val di Fassa hanno raggiunto +20°C e minime molto miti tra +7°C ed +8°C con zero termico oltre 4.000 m. Un’alta pressione e conseguente periodo mite che si è esteso su tutto il territorio nazionale e su gran parte dell’Europa. Ma nulla di annormale o sensazionale (forse unico dato curioso è l’intensità di tale fenomeno). I modelli ci mostrano comunque che il periodo sta per finire e che presto le temperature torneranno in media con la stagione.