Dopo l’ultimo periodo spesso mite e soleggiato caratterizzato dalla totale assenza di precipitazioni, il tempo in Val di Fassa dovrebbe cambiare temporaneamente nei prossimi giorni.
Al Nord, specie al NW, si viene da un autunno con precipitazioni sotto la media e un inverno molto secco e si cominciano a manifestare problemi per via della mancanza d’acqua con i laghi che per il periodo attuale sfiorano o stanno segnando i minimi storici. Se al NE e quindi sulle Dolomiti le precipitazioni saranno più favorite, non succederà lo stesso a W per l’ennesima volta da ottobre a questa parte. Si può ufficialmente parlare di un periodo siccitoso al NW e, non solo, ma per alcune aree si sono registrati anche record per ore di soleggiamento nel periodo invernale.
La situazione è complicata anche al NE, in generale sull’Italia settentrionale e parte di quella centrale proprio per la totale assenza di perturbazioni atlantiche da mesi.
Il prossimo periodo sembrava essere quello adatto per una svolta, ma al NW non sembra essere così poiché l’affondo perturbato di mercoledì è stato ridotto all’osso mentre quello di venerdì sarà troppo meridiano per determinare precipitazioni diffuse, omogenee e abbondanti per le aree del nord-ovest italiano. Andrà meglio al Nord-est.
Fatta questa premessa, ora cerchiamo di stilare una tendenza per quello che riguarda la Val di Fassa e in generale il settore delle Dolomiti per il tempo dei prossimi giorni.
Domani, mercoledì 30 marzo, un debole fronte perturbato interesserà il Nord Italia con precipitazioni molto deboli e intermittenti. La quota neve sarà indicativamente intorno a 1500/1700 metri in lieve calo, localmente a quote inferiori nelle aree notoriamente più fredde e riparate dai richiami miti. Al di sopra di 1800/2000 metri si prevedono al più 5/10 cm di neve fresca. In fondovalle in Val di Fassa probabile fase piovosa almeno inizialmente mentre in seguito, specie nelle aree più fredde, potrebbe girare a neve.
Giovedì 31 marzo inizialmente ancora maltempo, in giornata possibile tregua mentre dal pomeriggio/sera ripresa delle precipitazioni con quota neve al di sopra dei 1600/1800 metri come conferma Arabba meteo.
Venerdì 1 aprile ancora maltempo con precipitazioni diffuse da deboli a moderate. Nel corso della serata di giovedì ingresso di aria fredda in quota che determinerà un calo della quota neve che nella giornata di venerdì si stabilizzerà intorno a 900/1100 metri come conferma Arabba meteo. Ad oggi non è ancora possibile dare una stima indicativa degli accumuli nevosi attesi in fondovalle, ma entro sabato potrebbero cadere 10/20 cm di neve fresca a meno di ribaltoni.
Sabato 2 aprile ancora perturbato nella prima parte della giornata mentre in seguito i fenomeni andranno esaurendosi. Tale tendenza è da confermare relativamente al periodo in cui termineranno le precipitazioni.
Il periodo successivo al momento è ancora piuttosto incerto. Quello che risulta, ad oggi, abbastanza probabile è l’ingresso di aria molto fredda per il periodo con temperature ben al di sotto della media ad inizio aprile. In fondovalle non sarà utopia ritrovare valori sotto lo zero a doppia cifra.
Dai principali modelli non si scorge nessuna possibilità relativa all’apertura della porta atlantica e quindi il passaggio di numerose perturbazioni sul Nord Italia dove è necessario che arrivino piogge abbondanti per sanare almeno in parte la siccità.