In questo articolo di tendenza analizziamo lo scenario meteo previsto in val di Fassa e sulle Dolomiti per i prossimi 7 giorni.
Rammentiamo come sempre che superati i 3 giorni l’attendibilità dei modelli va a scemare, ma si possono tracciare comunque linee di tendenza.
Questo mese di aprile è stato decisamente anomalo; non tanto per le temperature che comunque in alcune occasioni sono state abbastanza sopra la media del periodo, quanto per la totale assenza (fin qui) di precipitazioni. Il mese è di solito uno dei più piovosi dell’anno al nord Italia e sulle Alpi che in quota spesso accumulano quantitativi nevosi non trascurabili.
Dopo tanto secco ecco che però stanno per arrivare due impulsi instabili/perturbati dall’Atlantico.
Il primo è atteso per la serata di domani con gli ultimi effetti nella mattina di mercoledì.
Non sarà particolarmente intenso e potrebbe portare in caso di rovesci più organizzati qualche cm di neve intorno ai 2200/2400m
Il secondo è atteso per il pomeriggio di giovedì 30 aprile
C’è da dire che i modelli matematici ancora differiscono per i quantitativi pluviometrici e l’effettiva penetrazione della saccatura, con l’americano gfs leggermente meno incisivo e l’inglese ecmwf che vedrebbe invece anche la formazione di un fugace minimo di pressione e quindi un fronte freddo in grado di portare rovesci e temporali molto diffusi con un calo termico.
Proprio nella fase finale della perturbazione la neve potrebbe portarsi anche sotto i 2000m con fiocchi fino all’alta valle (diciamo sui 1400/1600m) come sottolinea il bollettino arpav Dolomiti.
Venerdì le correnti si disporranno da nord con veloce miglioramento.
Miglioramento che si farà più deciso nel weekend e con l’inizio della prossima settimana; poi l’affondo di una saccatura atlantica in pieno oceano dovrebbe scatenare una risposta dell’anticiclone nord africano sul nostro Paese e le Alpi, che vedrebbero valori termici molto miti (diciamo pure caldi) e zero termico in forte ascesa con anomalia di diversi gradi rispetto alle medie.
Ci sarà da capire se l’anticiclone sarà solo un promontorio mobile con nuovo cambiamento da ovest, ma la distanza impone di fermarsi qui con la nostra tendenza previsionale.
Nell’immagine si vede Vigo di Fassa con lo sfondo del Sassolungo del 13 aprile 2020.