Questo dicembre fino ad oggi ha portato sicuramente momenti di freddo invernale ma poche precipitazioni sulle nostre Dolomiti, che non hanno visto il passaggio di vere perturbazioni dalla disastrosa tempesta di fine ottobre. Passaggi veloci da nord ovest o minimi bassi hanno caratterizzato le ultime settimane.
Da stasera si avvicinerà una nuova perturbazione atlantica; anche in questo caso però la traiettoria e le correnti troppo occidentali non sembrerebbero garantire precipitazioni significative sull’arco alpino orientale. Sono comunque attesi dai modelli sperimentali a scala locale dai 5 ai 10 mm, che per la nostra Val di Fassa potrebbero significare pochissimi cm nei paesi e 10 (massimo 15 nel più favorevole dei casi) intorno ai 2000m di quota.
Già nella mattinata di giovedì il tempo andrà migliorando.
La quota neve, visto il freddo sedimentato nei bassi strati in questi giorni, potrebbe sfiorare il fondovalle atesino e quindi per la nostra valle ogni tipo di precipitazione sarà nevosa a tutte le quote.
Da venerdì l’aria inizierà a farsi più mite per l’attivazione di correnti zonali in un contesto anticiclonico che riporterà i valori termici sopra le medie del periodo. Non sono da escludere fioccate sopra i 1400m venerdì per lo sfondamento delle correnti occidentali al confine altoatesino.
Ci avvicineremo quindi alle Festività in un clima più autunnale che invernale. Ad oggi le probabilità che il Natale possa passare relativamente mite e anticiclonico ci sono tutte, ma qualche modello (tra cui il prestigioso europeo ecmwf) vedrebbe un indebolimento del campo barico proprio il 25 con aria da nord, che potrebbe riportare un po’ d’inverno, ma anche in questo caso scarsi fenomeni.