L’articolo di tendenza odierno analizza quella che sarà la situazione meteorologica sulle nostre Dolomiti a partire dalla giornata di domani e ciò che potrebbe riservarci l’apertura della Primavera meteorologica (per convenzione in partenza il 1° marzo).
Stiamo per lasciarci alle spalle un inverno secchissimo e molto mite: in pratica mai iniziato.
Anche le Alpi e il settore dolomitico dopo le abbondanti precipitazioni nevose (su quote medio alte) autunnali non hanno praticamente più visto il transito di una vera perturbazione. Possiamo contare solo 2-3 deboli e velocissimi episodi inseriti nel flusso teso nord occidentale, che hanno portato soprattutto a rinforzi del vento e irrisorie spolverate con pochi cm nei casi più fortunati.
Domani l’ennesimo ingresso di questo tipo non avrà che il merito di far tornare le temperature su valori normali per la stagione (ieri come spesso accaduto in questo inverno abbiamo toccato temperature veramente alte a tutte le quote con punte di +16,2°C a Vigo di Fassa a 1.400 m, +10° a 1.800 m, +5° a 2.000 m durante la notte e appena intorno allo zero sui 3.000 m); i fenomeni associati stante la provenienza delle correnti dritte contro la catena alpina saranno ugualmente scarsi e si limiteranno a burrasche nevose sparse, più rilevanti sui settori nord e al confine con l’Alto Adige.
In caso di rovesci più intensi le spolverate potrebbero arrivare ad interessare anche il fondovalle fassano.
Si può però ipotizzare una svolta atlantica più decisa: analizzando i modelli matematici questa prima debole perturbazione potrebbe segnare la fine del dominio anticiclonico e già da domenica le saccature nord atlantiche inizierebbero ad abbassarsi di latitudine spingendosi a interessare il nostro Paese e probabilmente anche i versanti sud alpini. Diciamo probabilmente perché mentre stiamo scrivendo ancora tra i vari modelli ci sono visioni che si discostano per entità ed effetti dei peggioramenti.
Fino a ieri ad esempio l’europeo ecmwf vedeva ingenti nevicate sopra i 1000/1500m di quota a partire da lunedì con un debole prologo la domenica. Oggi il modello nella sua corsa ufficiale terebbe il minimo di pressione più basso e quindi i cm diminuirebbero drasticamente. Di contro è molto migliorato gfs (il modello americano), che ripercorre la precedente visione dell’europeo.
Fatto sta che dopo settimane possiamo iniziare a sperare in qualcosa e forse avere una svolta.
Seguite i successivi puntuali aggiornamenti per vedere se queste tendenza troverà riscontro con il passare dei giorni