L’ultima settimana in Val di Fassa ed in generale su tutta la zona dolomitica è stata caratterizzata dal bel tempo con annuvolamenti pomeridiani sui rilievi e qualche rovescio o temporale in serata.
Tra la fine di luglio e la prima settimana di agosto, il tempo sulle dolomiti della Val di Fassa sarà dominato dalla rimonta di un promontorio di alta pressione con masse d’aria provenienti dal Nord Africa.
Le temperature saranno molto elevate con scarti sopra la media del periodo di 5/7 gradi come mostrano gli spaghi delle ENS del modello americano GFS. Le temperature in fondovalle potrebbero raggiungere i 27/29 gradi.
Secondo l’ultima emissione odierna dei principali Global Model, la prima ondata di caldo che interesserà il settore alpino in questa estate 2018 probabilmente non terminerà prima del 5/7 agosto.
Nonostante il dominio dell’alta pressione previsto, qualche temporale o rovescio di calore non è escluso che si possa verificare soprattutto tra pomeriggio e serata.
Attorno al 5/7 agosto le visioni dei due tenori della meteo divergono:
- Il modello americano prevede sostanzialmente la tenuta dell’alta pressione fino all’8/10 agosto con qualche temporale in più dall’8 ma con ancora alta pressione; un calo dei geopotenziali più deciso è previsto dopo l’11 agosto.
- Il modello europeo, invece, prevede un indebolimento dell’alta pressione già intorno al 6 agosto con i primi temporali pronti a interessare il settore alpino e nei giorni seguenti un impulso instabile potrebbe riuscire ad interessare la Val di Fassa.
Nel momento in cui la pressione comincerà a calare e ci sarà qualche sbuffo di aria fresca in quota, è normale aspettarsi temporali che localmente potrebbero risultare di forte intensità.
Se fino al 5/7 agosto i modelli hanno le idee abbastanza chiare su quella che potrebbe essere l’evoluzione meteo in Val di Fassa, nei giorni seguenti uno prevede una sostanziale tenuta dell’alta pressione con qualche temporale in più mentre l’altro prevede un cedimento più netto dell’alta pressione.
Potrebbe succedere anche come l’estate passata: l’alta pressione mette radici e diventa molto forte e di conseguenza i modelli ad ogni emissione posticipano i possibili peggioramenti perché i vari fronti che potrebbero scendere verso l’Europa vengono smontati dalla forza dell’alta pressione.