Alla fine la tanto attesa tempesta di Natale è arrivata, con effetti però fuori dalle consuete previsioni. Infatti, mentre in quota la neve arrivata è stata quella prevista con accumuli anche molto abbondanti e variabili, in base alle zone più o meno esposte (circa 80/90 cm sul Catinaccio e 110/130 cm sul Buffaure), in fondovalle gli accumuli non sono stati rispettati o meglio non è stata prevista bene la quota neve. All’inizio delle precipitazioni la quota neve è rimasta oltre 1.700/1.800 m per scendere fino in fondovalle soltanto dopo le prime 24 ore di precipitazioni, restando comunque sempre molto bagnata e di conseguenza pesantissima. Tutto ciò ha causato un accumulo di neve pesante ed umida che ha creato non pochi disagi, non solo qui in Val di Fassa, ma su gran parte del comprensorio Dolomitico. In Val di Fassa sono stati chiusi tutti i passi Dolomitici per pericolo Valanghe oppure per i numerosi alberi caduti sulla strada, come nella zona del Passo Costalunga. In altre zone dolomitiche gli alberi caduti si sono abbattuti sulle linee elettriche, lasciano intere zone senza elettricità proprio durante le festività Natalizie, come a Cortina s’Ampezzo. Alla fine in fondovalle si sono registrati 20/40 cm di neve pesante che poi con il passare delle ore si è consolidata e solidificata per le basse temperature notturne.