In questo articolo analizziamo quello che sarà il tempo sulla Val di Fassa e le Dolomiti per il prossimo weekend.
Dopo una lunghissima egemonia anticiclonica che ha visto spesso temperature sopra le medie di riferimento anche in questo mese di ottobre e con scarsissime precipitazioni caratterizzate tra l’altro da una quota neve quasi estiva, a partire da domani il tempo inizierà a cambiare.
Una saccatura nord atlantica affonderà decisa tra Francia e Spagna attivando correnti meridionali cariche di umidità e precipitazioni, esaltandone gli effetti in prossimità delle catene montuose (versanti sud alpino).
Se venerdì si potrà parlare solamente di precipitazioni prefrontali e piuttosto deboli, ecco che da sabato e ancora più nella prima parte di domenica la saccatura prenderà vigore e i quantitativi piovosi per le zone dolomitiche potrebbero essere di tutto rispetto. In queste situazioni più ai margini i crinali settentrionali.
Val di Fassa che dovrebbe vedere precipitazioni abbondanti e persistenti specie sulle zone orientali al confine con il bellunese, con una quota neve che difficilmente sarà sotto i 2000m e probabilmente anche qualcosa in più nella prima fase.
I bollettini locali infatti parlano (nel caso di meteo Trentino) di un calo a 1800m lunedì sera, mentre per arpav Dolomiti (centro valanghe di Arabba) si resterebbe sempre e solo sopra i 2000m. Da precisare che spesso meteo Trentino si riferisce alle zone ovest della Val di Sole e Rendena; quindi per Fassa direi di tenere più in considerazione arpav.
La saccatura evolverà nella più tipica delle situazioni autunnali risalendo il Tirreno e formando la classica depressione sul golfo di Genova che sarà foriera di ulteriori note instabili e un abbassamento dei fiocchi nelle fasi finali come già discusso.
Con gli attuali aggiornamenti dei modelli non è azzardato ipotizzare più di un metro di neve fresca sul ghiacciaio della Marmolada.
E non è detto che finisca qui… perché nuovi impulsi perturbati potrebbero raggiungerci proprio a cavallo tra la fine di ottobre e i primi del nuovo mese. Per quanto riguarda questa ipotesi ci sono segnali discordanti e tutto dipenderà da quanto l’alta pressione balcanica farà da blocco o meno alle correnti occidentali.