Marzo abbiamo ribadito più volte che è stato un mese molto dinamico e, infatti, i dati a nostra disposizione riguardanti la mensilità appena conclusa dimostrano che è stato molto fresco con temperature sotto la media di circa 2 gradi e altrettanto piovoso con l’84% in più di precipitazioni accumulate sul Nord-Est d’Italia.
Dopo la breve fase molto mite del weekend con temperature sopra media di qualche grado, da oggi, lunedì 9 aprile prenderà il via una nuova fase molto instabile. Sostanzialmente dai principali Global Model emerge una visione comune di una settimana dal 9 aprile al 13 aprile caratterizzata da tempo instabile con piogge anche a carattere di rovescio alternate a pause asciutte con qualche schiarita. Le temperature si manterranno nella media del periodo o poco al di sopra.
Quota neve che durante questa fase instabile sarà compresa tra 1800m e 2000m. Sopra i 2000/2200m si attendono ancora nevicate abbondanti, ma non quantificabili in modo preciso poiché i fenomeni potrebbero assumere carattere di rovescio e quindi essere più intensi in alcune aree e meno in altre. Inoltre, non è ancora ben chiara la posizione delle varie depressioni e la relativa distribuzione delle precipitazioni nell’area delle Dolomiti.
Dopo questa fase instabile, i GM prevedono la prosecuzione di questo trend con brevi periodi anticiclonici alternati a passaggi perturbati. Per il momento dai modelli di previsione emerge che non c’è traccia di un periodo stabile duraturo fino a circa l’inizio della terza decade. Sotto l’aspetto termico è probabile che ci siano scaldate anche importanti alternate a fasi più fresche con valori che in questi casi, comunque, si aggireranno intorno alla media del periodo o poco al di sotto.
Questo dinamismo atmosferico è dovuto al flusso perturbato atlantico che riesce a mantenersi basso di latitudine e permette il passaggio delle perturbazioni anche nel Mediterraneo. L’origine del dinamismo è da ricercarsi nell’evento gelido che ha coinvolto l’Europa Occidentale a fine febbraio e in altri eventi minori. Aria molto fredda per le nostre latitudini ha raggiunto l’Oceano Atlantico raffreddandolo e di conseguenza le temperature dell’Oceano a Ovest del nostro continente si sono abbassate notevolmente. Finché la temperatura dell’acqua dell’Atlantico rimarrà bassa è probabile che il tempo si manterrà spesso instabile perché l’alta pressione non riuscirà a inserirsi in modo stabile e il flusso atlantico continuerà a scorrere agevolmente verso l’Europa Occidentale.