Questo mese di marzo si sta rivelando molto interessante sotto l’aspetto meteorologico. E’ tornato a funzionare il cosiddetto “treno atlantico”, infatti da diverse settimane il flusso perturbato atlantico si mantiene basso di latitudine e di conseguenza riescono ad entrare nel Mediterraneo numerose perturbazioni che permettono di accumulare preziosi millimetri di pioggia per l’estate e tanta neve sui monti che garantisce una più duratura protezione del ghiaccio puro dalla radiazione solare durante l’estate.
Nei giorni scorsi si è verificato un altro moderato stratwarming sulla verticale della Siberia che ha indebolito nuovamente il VP, infatti domenica una nuova irruzione di aria molto fredda giungerà sul centro-nord Europa.
Non sono ancora chiari gli effetti che questa nuova retrogressione dall’Est Europa potrebbe avere sul nostro territorio alpino. I modelli dopo diversi tentennamenti e ipotesi differenti si sono allineati in una visione comune con l’entrata del nocciolo freddo dalla Valle del Rodano capace di scavare una depressione nel Mediterraneo detta da contrasto che dispenserà instabilità sparsa.
Sembra comunque molto probabile che tra domenica 18 e venerdì 23 marzo ci saranno occasioni di nuove nevicate in Val di Fassa e nelle Dolomiti con accumuli al momento non ancora stimabili con precisione a causa della distanza temporale e per l’incertezza legata all’effettiva posizione di queste depressioni da contrasto che si origineranno nel Mediterraneo.
Diffidate da notizie che parlano di un Buran bis come quello di fine febbraio perché gli effetti sul nostro territorio nazionale saranno totalmente diversi e molto meno freddi, anche se qui in montagna il freddo sarà comunque sotto la media stagionale e non sono escluse minime a due cifre anche in fondovalle.
Questa breve fase con temperature sotto la media del periodo si concluderà probabilmente entro la fine della prossima settimana.
Marzo probabilmente non vedrà, almeno fino a fine terza decade e forse oltre, il ritorno di condizioni di totale stabilità in compagnia dell’anticiclone.
Nell’immagine la webcam dal Buffaure verso il Catinaccio questa mattina 16 marzo 2018.