Come analizzato nei precedenti articoli, la stagione invernale 2016/2017 verrà ricordata tra le più secche e miti dell’ultimo trentennio sulle Alpi con un solo episodio di gelo nella prima parte del mese di gennaio.
L’esordio del mese di marzo aveva fatto credere ad un’inversione di tendenza. Sono infatti transitate due perturbazioni atlantiche con temperature in media e nevicate significative sopra i 1500/1700m… una per la precisione il 28 di febbraio e l’altra nel primo weekend di marzo.
Passato l’intermezzo perturbato le condizioni meteoclimatiche sono però rapidamente tornate sul leitmotiv precedente; l’alta pressione ha presto ripreso il comando delle operazioni con un tipo di tempo totalmente statico e stabile. Anche le temperature ne hanno subito risentito, salendo via via su valori tardo primaverili. Il dato di oggi con 13° registrati dalla stazione meteo di Vigo di Fassa a 1400m s.l.m potrebbe benissimo registrarsi in una normale giornata di fine aprile/inizio maggio. Anche per il resto della settimana lo zero termico viaggerà sempre ben oltre i 2000m di quota. Emblematica la totale assenza di neve su tutti i versanti esposti a sud fino a 2000m di quota.
Vedremo se la stagione saprà riportare qualche preziosa precipitazione (mai come quest’anno importantissima per lo stato di bacini e riserve idriche…è notizia di questi giorni il livello del fiume Po che in Emilia è 5 m sotto lo zero idrometrico con valori da piena estate).
Ma di questo parleremo nell’articolo dedicato alle tendenze per la seconda parte del mese. Nella foto l’ultima nevicata del primo marzo 2017.