Dopo giorni di bombardamento mediatico su tutti i fronti (web, tv, social network, ecc ..) dell’imminente arrivo di aria artica dei giorni scorsi, di neve a quote bassissime (fino a 700/800 m secondo alcuni), di accumuli pazzeschi (fino ad un metro) si è registrato però un deludente ridimensionamento dei fenomeni previsti, però con un recupero quasi inaspettato il giorno seguente. Infatti tra la notte di giovedì 10 e la mattina di venerdì 11 ottobre era previsto l’ingresso del nucleo artico che avrebbe dovuto causare precipitazioni eccezionali con quota neve in forte abbassamento ed accumuli oltre il mezzo metro in quota. Tutto questo non è però avvenuto, o almeno è avvenuto soltanto in poche zone (es. Livigno ha registrato 60 cm di neve), ed in altre i fenomeni si sono ridimensionati notevolmente, come qui in Val di Fassa. In fondovalle solo una spolverata a fine evento ed in quota qualche cm. Anche il freddo arrivato è stato ridimensionato con il termometro che in fondovalle è appena sceso sotto zero gradi. Già venerdì mattina era passato tutto e la giornata è proseguita con sempre maggiori rasserenamenti. Invece nella notte tra venerdì 11 e sabato 12, quasi quasi in sordina (vista la delusione delle ore precedenti) la Val di Fassa si è svegliata sotto un fresco manto nevoso di 10/15 cm in fondovalle (25/30 già a 1.800 m come sul passo Carezza). Per chi alla fine era rimasto deluso della mancata neve di venerdì è stato ricompensato della sorpresa di sabato … per esempio i forumisti del Raduno Fassa Forum in corso 🙂