Dopo un lungo periodo di tempo caratterizzato da temperature ben al di sopra della media, giunge finalmente un rientro delle temperature verso le medie del periodo associato al passaggio di un fronte freddo proveniente dall’Atlantico che interesserà anche le Dolomiti e la Val di Fassa.
Nella giornata di mercoledì 2 novembre inizialmente tratti soleggiati seguiti da un’intensificazione della nuvolosità con cielo che diverrà coperto e non escluse blande pioviggini con quota neve superiore a 2400/2600 metri come conferma Arabba meteo. Primo calo termico che nei giorni a seguire si farà più marcato.
Giovedì 3 novembre giornata con cielo coperto e tempo uggioso. Dal pomeriggio graduale aumento della probabilità di piogge sparse con quota neve intorno a 2200 metri come conferma Meteo Trentino.
Venerdì 4 novembre maltempo moderato nella notte e nella prima parte di giornata con precipitazioni in attenuazione entro il pomeriggio, al più tardi per sera. Piogge moderate a tratti forti anche a carattere di rovescio con temperature in ulteriore calo.
Proprio grazie al calo termico, ci sarà un calo della quota neve con il primo vero passaggio nevoso perlomeno in quota. Inizialmente le nevicate saranno a quote superiori a 2000/2200 metri mentre per fine evento si potrebbe vedere qualche fioccata fino al fondovalle alla quota di 1500/1600 metri come conferma Arabba meteo. Per essere precisi, il modello GFS prevede neve addirittura fino a 1.000 m, ma visto le sovrastime di GFS per le irruzioni di aria fredda è più probabile che la quota neve si attesti a 1.300/1.400, anche se l’accumulo sarà su quote indicate da Meteo Arabba, ma fino all’ultimo ci potranno essere aggiustamenti dei vari modelli. Per questo motivo vi aggiorneremo costantemente sulla nostra pagina Facebook.
Al termine dell’evento sono previsti dai modelli mediamente 30/50 mm di pioggia. Quindi, in quota le nevicate risulteranno abbondanti; si stimano accumuli superiori a 30/40 cm di neve fresca al di sopra dei 1.800/2000 metri.
In quota vento forte inizialmente dai quadranti sud-occidentali mentre in serata dai quadranti nord-occidentali.
Dopo il passaggio perturbato ci sarà un marcato calo termico con gelate diffuse sia in quota sia in fondovalle. Nei giorni successivi, però, è previsto un nuovo aumento delle temperature con valori che torneranno abbondantemente sopra la media di almeno 3/5 gradi a partire dal 7 novembre.
Il mese più piovoso dell’autunno sembra essere nuovamente compromesso da un’alta pressione eccessivamente invadente e calda per il periodo con temperature che, quindi, resteranno ben al di sopra della media. Ciò che si può osservare dai modelli è la continua persistenza dell’anomalia di questo 2022 caratterizzata da alta pressione e caldo unitamente a precipitazioni molto scarse. Stando alle attuali elaborazioni almeno metà del mese di novembre se non di più andrà perso per quello che riguarda occasioni piovose, quindi ci avvicineremo alla stagione invernale (la più secca) con precipitazioni molto scarse ancora una volta dopo un 2022 a lunghi tratti siccitoso. Se in montagna e in Val di Fassa il problema, seppur grave, può risultare relativo, in pianura un altro autunno siccitoso potrebbe creare ulteriori problemi alle già grosse difficoltà attuali. In caso di un autunno, un inverno e una primavera mediamente secchi ancora una volta in montagna le falde acquifere, quindi anche i fiumi e i laghi, non potranno riempirsi a sufficienza per poter essere pronti a sopperire alle necessità idriche delle successive stagioni.
Alla prossima per nuovi aggiornamenti, speriamo più confortanti e più consoni ai mesi autunnali sia a livello di precipitazioni sia a livello termico.