Caldo e secco dominano la scena

Da ormai diversi mesi, al Nord Italia la situazione si fa progressivamente più critica. Se la Val di Fassa e le Dolomiti, per ora, non soffrono di gravi problemi relativi alla siccità, anche qui le precipitazioni sono risultate molto scarse durante l’autunno, l’inverno, la primavera e questo inizio di estate. Laghi e fiumi della valle sono molto meno pieni rispetto alla norma, ma non ci sono grosse criticità. I problemi veri della siccità sono in pianura dove la crisi si fa sempre più grave con poca acqua a disposizione, fiumi in secca e addirittura nel fiume Po il mare è riuscito a penetrare all’interno della foce per diversi chilometri creando problemi non solo all’agricoltura, ma anche all’ecosistema fluviale.

Dopo un inverno avaro di precipitazioni, la primavera è stata piuttosto secca e il disgelo è stato piuttosto rapido e molto anticipato rispetto a quanto regolarmente accade in valle e in quota. L’estate è cominciata con largo anticipo, infatti, già da metà maggio si è cominciato a registrare valori pienamente estivi e, anzi, a tratti le temperature sono risultate ben superiori alla media anche se si fossero registrate in piena estate.
Tutt’ora in questo inizio estate sta proseguendo la fase calda con temperature abbondantemente sopra la media ed è piuttosto secco con solo di tanto in tanto qualche temporale che perlomeno limita i problemi sulle Dolomiti.

Il ghiacciaio della Marmolada, proprio a causa di secco e caldo, versa in condizioni critiche e disastrose. Lo stato di salute del ghiacciaio è paragonabile a quello che solitamente si vede a fine estate, ma ad oggi mancano almeno due mesi di temperature ancora pienamente estive. Tutto l’apparato del ghiacciaio è ormai esposto al sole e non c’è più copertura di neve fresca per i motivi che abbiamo spiegato. Di conseguenza, in questa stagione si registrerà una massiccia fusione di ghiaccio vivo.

Proprio a causa del caldo eccessivo con diverse giornate consecutive in cui le temperature minime non sono mai scese sotto 0 gradi e le massime hanno oscillato tra 8 e 10 gradi a Punta Rocca (dati stazione meteo ARPAV), domenica 3 luglio poco distante da Punta Rocca si è staccato un enorme seracco dal ghiacciaio che è scivolato a valle con la mole di detriti investendo lungo il suo percorso la via normale della Marmolada e raggiungendo Pian Trevisan. Purtroppo si sono registrati diversi feriti e vittime.
Nello stesso giorno in cui si è consumata la tragedia sulla Marmolada a Vigo di Fassa si sono registrati oltre 31 gradi. 

E nel prossimo periodo si prevede qualche cambiamento? Scopritelo nella nostra tendenza!

Foto a cura dell’ufficio stampa della provincia autonoma di Trento: www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/Operazioni-in-corso-per-grossa-valanga-in-Marmolada

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