Dopo un fine settembre fresco con le prime timide comparse dei fiocchi bianchi anche in fondovalle, ottobre comincerà nel segno del maltempo.
Nella giornata di giovedì un’intensa saccatura atlantica andrà a formarsi sulla Francia e determinerà un severo guasto del tempo su tutta l’Italia centro-settentrionale.
Scendendo nello specifico delle Dolomiti e della Val di Fassa, il tempo comincerà a peggiorare dalle ore notturne di venerdì 3 ottobre.
Stando alle ultime elaborazioni dei principali modelli globali, questa fase di maltempo potrebbe determinare due diverse criticità.
La prima è legata al vento forte. Tra sabato notte e sabato pomeriggio diversi modelli globali (i LAM non sono ancora disponibili) tra cui ECMWF, simulano raffiche di vento comprese tra 80 km/h e 120 km/h. GFS, invece, prevede raffiche di entità minore generalmente inferiori a 60/70 km/h.
Relativamente a questo fattore, servono i modelli locali per poter definire con maggiore precisione le potenzialità di questo evento. Se quest’ultimo fosse confermato come indica il modello ECMWF, potrebbe determinare criticità ragguardevoli su tutto il settore dolomitico.
La seconda criticità è legata alle piogge intense e abbondanti. I modelli globali prevedono accumuli pluviometrici entro la mezzanotte di domenica 4 ottobre compresi tra 40 e 80 mm, ma con alcuni che prevedono accumuli più importanti. Anche qui, per maggiori dettagli servono i LAM.
In base al diverso inquadramento della dinamica atmosferica da cui dipende un più o meno intenso richiamo sciroccale (quindi “caldo”), il limite delle nevicate varia a seconda dei modelli. Durante la fase più intensa, si passa dai 2400/2700 metri come prevede Meteo Trentino ai circa 3000 metri che prevede Arabba meteo.
C’è, invece, concordanza sul deciso calo della quota neve a fine evento fin verso i 2000 metri.
Nelle giornate successive, almeno fino a lunedì sera, il tempo risulterà spesso instabile/perturbato. La neve cadrà fino a 1800/2000 metri.
Tra martedì 7 e mercoledì 8 ottobre il tempo migliorerà temporaneamente. Sull’evoluzione per i giorni successivi c’è ancora una notevole incertezza.
Entro venerdì vi informeremo con un nuovo articolo o sulla nostra pagina Facebook sulle ultime emissioni dai modelli relativamente alle due criticità che abbiamo evidenziato.