Il tempo dei prossimi giorni più che andare verso la Primavera farà un passo indietro riportando scenari da inverno crudo in tutta la Val di Fassa (e non solo, ma anche su gran parte dell’intero continente Europeo, Italia compresa).
A seguito del riscaldamento stratosferico e della sua propagazione in troposfera (ne abbiamo parlato nell’articolo sul riscaldamento stratosferico e nella precedente tendenza), domenica 25 febbraio, ovvero oggi, è prevista l’entrata di una massa d’aria gelida proveniente dalla Siberia Orientale. Questo tipo di massa d’aria è fredda sia in quota, ma anche al suolo poiché si tratta di freddo pellicolare. Nel momento dell’irruzione gelida sono possibili nevicate accompagnate da venti orientali gelidi che probabilmente non accumuleranno molto. In quota le isoterme scenderanno fino a circa -14°C nel momento più gelido del periodo.
Risulta possibile che le temperature in fondovalle scenderanno fino a -20°C e forse oltre, valori che certamente non si registrano tutti i giorni e nemmeno tutti gli anni.
Le temperature che si registreranno saranno probabilmente inferiori alla media del periodo di 10 gradi o anche di più.
I Global Model a seguito di questa irruzione prevedono l’aggancio del freddo siberiano con una depressione presente in Atlantico e questo determinerà un richiamo sciroccale previsto più o meno intenso a seconda dei vari modelli.
Questa dinamica che andrà a realizzarsi nel corso del 28 febbraio è una situazione abbastanza inusuale visto che il freddo siberiano si spingerà addirittura in pieno Atlantico andando ad agganciarsi a una depressione lì presente.
Normalmente, il freddo da Est una volta giunto in Europa e nel Mediterraneo, grazie alla collaborazione di un blocco in Atlantico formato dall’anticiclone delle Azzorre il freddo riesce a sedimentarsi all’interno del continente. Inoltre così il nostro mare mite in contrasto con l’aria gelida genera delle depressioni cosiddette “da contrasto” e causa le famose nevicate da addolcimento.
Dopo giorni caratterizzati da notevoli divergenze modellistiche anche importanti ora la linea di tendenza riguardante l’impianto barico generale pare sia stata individuata da tutti i modelli:
sostanzialmente, da giovedì 1 marzo (primo giorno della Primavera meteorologica) interverrà una progressiva risalita termica e questo potrebbe essere un fatto sfavorevole poiché con aria fredda al suolo e una scaldata in quota non si escludono episodi di gelicidio alle quote più basse. Altrove potrebbe verificarsi una buona nevicata anche se, a una distanza di circa 5 giorni dall’evento, è presto parlare degli accumuli visto che non è ancora ben inquadrata la perturbazione responsabile del peggioramento da tutti i modelli.
Dal 2 marzo secondo i GM pare aprirsi un lungo periodo variabile con precipitazioni spesso possibili e anche consistenti, nevose probabilmente da quote di media montagna in un contesto termico in linea con le medie del periodo.
Se volete rimanere aggiornati su questa situazione seguito la discussione sul Fassa Forum nella sezione Dolomiti Meteo.