Il mese di marzo è risultato nel complesso decisamente mite e siccitoso sulle Alpi orientali e Dolomiti. Nella seconda metà abbiamo assistito addirittura ad un vero e proprio assaggio d’estate. Le temperature massime della scorsa settimana sono state sempre sui 17° a Vigo di Fassa e talvolta sopra (a 1000m hanno superato i 20°). Inutile dire che la neve residua si trova solo oltre i 2400m e nei versanti nord.
La fase di deficit idrico (per non dire di vera e propria siccità) si è fatta sempre più importante. Dalla scorsa metà di novembre si contano infatti sulle dita di una mano le giornate significativamente piovose, così come le perturbazioni che hanno interessato l’arco alpino orientale. Tutto questo è frutto di un sempre maggior influsso del riscaldamento globale e di configurazioni atmosferiche che hanno visto l’instaurarsi di duraturi anticicloni di blocco sull’Italia e tutta l’Europa centrale.
Una piccola divagazione (tanto per dire che le Dolomiti sono comunque in buona compagnia). La stazione meteorologica dell’aeroporto di Firenze ha registrato nella giornata di giovedì 30 il record assoluto di temperatura massima per il mese di marzo. Con 26,7° si supera di un grado quello del 2012 e del lontano 89.
Insomma una tendenza al continuo sopramedia che al momento non accenna a fermarsi.
La foto di copertina è del 30 marzo.